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la famiglia Belletti


                             
                             
             
Belletti
Antonio


Casadei
Santa
             
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Belletti
Luigi
n.ca.1841
bracciante

mtr.22-12-1871


Gasperoni
Virginia

             
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      Belletti
Antonio
Giovanni
n.4-6-1876
a Cesenatico
  Paolo
arriva a Cervia
da Cesenatico
il 15-1-1897
e abita in via 20 settembre
 
Belletti
Paolo
Federico
n.27-1-1867
a Villalta
Cesenatico
calzolaio
detto
Paloz

Grassi
Santa
n.11-3-1870
a S.Giorgio
m.19-7-1905
Paolo
nasce a
Villalta sulla strada provinciale
per Cesena al n. 328
           
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        Belletti
Maria
Giuseppa
n.14-3-1892
a Cesenatico
m.16-5-1897
Belletti
Marietta
n.9-1-1891
a Cesenatico
Belletti
Giuseppa
n.25-3-1898
a Cervia
m.20-9-1899
Belletti
Antonio
15-12-1900
a Cervia

Battistini
Paolina
n.1902
m.1944
mat.
6-1-1923

 

Belletti
Filomena
n.17-5-1905
a Cervia
m.3-8-1905

  Belletti
Ernesta
n.18-3-1895
a Cesenatico
m.9-1-1897
     
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          Belletti
Maria Pia
n.10-10-1943
Belletti
Fiorella
n.1935
Belletti
Laura
n.1925
m.1943
Belletti
Giorgio
n.1940
n.1941
Belletti
Viviella
n1923
m.1942
Belletti
Giovanna
n.1928
m.2023
       
                             
                             


Maria Pia Belletti mi scrive:

La STORIA di noi …
Questa mattina, 16 luglio 2014, mentre ero a Messa alle ore 7, mi è venuto un pensiero: scrivere a grandi linee la storia delle mie origini.
Non l’ho mai voluto fare, anche se in tanti mi dicevano di farlo: si vede che il momento giusto è arrivato solo ora…
INIZIO STORIA PALOZ - ZANGAL
Si comincia col mio babbo ANTONIO, nato a Cervia il 15.12.1900 da BELLETTI PAOLO FEDERICO e GRASSI SANTA.

Il mio nonno paterno PAOLO FEDERICO, figlio di Aloisio (come scritto in Chiesa) nacque a CESENATICO il 21.01.1867 ed emigrò a CERVIA il 15.01.1897 (ed in Comune risulta figlio di Luigi). Per il Comune di Cervia risulta CELIBE, ma per la Chiesa è sposato appunto con GRASSI SANTA figlia di ANTONIO e di SUGHI FILOMENA, nata a S. Giorgio di Villalta l’11.03.1870

Secondo i ricordi del babbo, la sua mamma morì dopo il parto, ma secondo la zia Adele NERI (anche se era la sua “sorellastra” , per noi è stata una persona davvero importante) in Comune risultava che in precedenza Grassi Santa avrebbe partorito altre bimbe, non sopravvissute…ma di questo non si è mai saputo nulla.

(( ** Qui è importante UN AGGIORNAMENTO FATTO IN DATA 3 APRILE 2024: grazie alle ricerche effettuate da FIORENZO FARABEGOLI abbiamo visto i documenti dell’Archivio di Cervia da cui risulta che prima del babbo nacquero quattro bambine (Marietta, Maria ed Ernesta nate a Cesenatico e Giuseppa nata a Cervia dopo il trasferimento da Cesenatico del nonno con la famiglia) tutte decedute prima della nascita di mio babbo avvenuta appunto il 15.12.1900. Ma la sua mamma Grassi Santa non morì dopo questo parto, perché il 17.05.1905 partorì (sempre a Cervia) Filomena, la sesta figlia. Purtroppo, due mesi dopo la nonna Santa morì all’ospedale di Cervia per tisi, e dopo quindici giorni, il 3.8.1905, è mancata anche Filomena. Perciò il babbo Antonio è praticamente rimasto davvero FIGLIO UNICO, ma non ha mai saputo niente di questi eventi: aveva solo quattro anni e mezzo e ricordava solo che la mamma era mancata dopo il parto, probabilmente così gli avranno detto.

Chiuso questo importante “inserimento”, vorrei spiegare come mai anche FIORENZO FARABEGOLI entra a far parte un po’ della “ nostra storia” : grazie alle sue ricerche negli Archivi comunali e della Curia, ha ricostruito anche l’Albero genealogico dei BATTISTINI “ZANGAL” del MONTALETTO di CERVIA ed abbiamo scoperto che la sua mamma ADRIANA BATTISTINI era discendente come la mia mamma PAOLINA BATTISTINI dei ZANGAL, suo nonno Primo era cugino di secondo grado di mia mamma Paolina. Grazie a FIORENZO, alla sua cortesia, disponibilità ma soprattutto gentilezza ...(vorrei dire al suo carattere di romagnolo!) abbiamo avuto anche l’Albero dei BELLETTI e quindi è stato possibile ricostruire la storia della famiglia di mio babbo. Ora riprende la “Storia di noi…” **))

Il babbo ANTONIO venne battezzato il 18.12.1900 a CERVIA coi nomi: ANTONIO (come il suo nonno materno) MARSILIO ALOYSIO (questo come il suo nonno paterno). Essendo rimasto orfano di madre ancora piccolo, il suo babbo sperava di trovare una “brava donna” per allevarlo, sembra però che ne fece letteralmente scappare qualcuna perché non trattavano bene il suo figliolo… finchè incontrò ASSUNTA AMADORI che aveva già dei figli, tra cui quella che ci fu in seguito molto vicina e cioè la zia ADELE NERI, nata nel 1898; poi c’era sua sorella MARIA RADOAMI ( che andò sin da giovane a Roma a servizio nella casa del Cavaliere De Santis a Roma e lì rimase per tutta la vita come governante e diventando ormai parte di quella famiglia), oltre al fratello ANTONIO NERI, che per un periodo visse in Francia: non ho mai ben capito iI motivo dei differenti COGNOMI, ci venne spiegato che l’ostetrica che fece nascere MARIA le diede “per errore” il suo cognome….e tale rimase.

In questa “nuova” famiglia il mio babbo raccontava di essersi trovato proprio bene anzi, a sentire la zia Adele, era anche il più coccolato. Ciò nonostante il nonno PAOLO, detto PALOZ e di professione CALZOLAIO, non aveva alcuna intenzione di sposarsi con la pur bravissima ASSUNTA e pare che per condurlo in Chiesa dovettero renderlo più “malleabile” facendogli fare un’abbondante bevuta di un buon vino genuino…

La prima Guerra Mondiale vide il nonno PAOLO col figlio ANTONIO per un breve periodo nelle retrovie a scavar trincee. Nel 1918 il mio babbo contrasse una forte febbre, la terribile “spagnola” che devastò molte famiglie: lui fu uno dei pochi che riuscì a superarla, nonostante il medico nutrisse poche speranze in proposito vedendolo così mingherlino, mentre mi diceva che suo cugino grande e grosso non sopravvisse ... e proprio il 4 novembre 1918, superata la malattia ma ancora molto debole, si fece accompagnare alla finestra per vedere i festeggiamenti per la fine e la “vittoria” della Grande guerra!

Il mio babbo da ragazzo dimostrava molta passione per la musica ma il nonno non aveva possibilità di mandarlo a studiare: fu così che lo zio GRASSI ( fratello di sua mamma) si prese l’onere della scuola di musica, dove imparò a suonare il violino. Quando però, col tempo, lo zio venne a mancare, dovette interrompere gli studi per mancanza di sostegno economico.

Ormai giovanotto, il babbo corteggiava PAOLINA BATTISTINI dì “ZANGAL” del Montaletto di CERVIA (che poi sarà la mia MAMMA). Ai tempi, il luogo di ritrovo “serale” era la stalla dove le persone si riunivano e talvolta si ascoltavano “al foli” (le favole): pare che il mio babbo sapesse raccontarle in maniera suggestiva.

PAOLINA era nata il 16.08.1902 da ERSILIA TURRONI e BATTISTINI GIOVANNI ed era la terzogenita di una numerosa famiglia (i sopravvissuti erano ben dieci!). Il nonno GIOVANNI coltivava la terra in un podere del MONTALETTO DI CERVIA; nel 1928 ebbe un tragico incidente sul lavoro: cadde dall’alto del carro del fieno finendo purtroppo su un forcone. Tutti i nipoti nati dopo questo evento porteranno il suo nome (anche mia sorella Giovanna, nata il 4 settembre 1928, oltre ad altri due cugini: Giovanni figlio di Vion e Giovannino figlio di Alberto).

ANTONIO BELLETTI e PAOLINA BATTISTINI erano fidanzati (in romagnolo non si dice “è fidanzato” bensì “ ‘e fa l’amor”) perciò, quando Paolina restò incinta, decisero di sposarsi: il matrimonio avvenne il 26.12.1922 nella Chiesa di S.ANDREA a Villa Inferno, che era pure la Chiesa del Montaletto (mentre in Comune a Cervia risultano sposati il 6 gennaio 1923) e il 12 luglio 1923 nacque la mia prima sorella VIVIELLA, a cui seguì LAURA nata il 31 dicembre 1925. Quindi arrivò GIOVANNA il 4 settembre 1928, poi FIORELLA (tutti speravano fosse maschio..) il 05 febbraio 1935 (qui inseriamo il ricordo di Fiorella alla quale venne raccontato che al momento della sua nascita il babbo era impegnato a suonare con l’orchestra e come seppe che era ancora una femmina, rimase a suonare ….) e finalmente GIORGIO, il 14 gennaio 1940, ma qui le cose cambiano un po’ aspetto. L’ultima poi sarò io, il 10 ottobre 1943, prima però ci saranno degli avvenimenti molto forti nella famiglia Belletti.
Il babbo e la mamma durante i primi anni di matrimonio lavoravano insieme “alla cava”, poi il babbo (nel 1930) venne nominato portinaio all’Ospedale Civile di Cervia, dove svolgeva anche la mansione di “conduttore del termosifone” (con pagamento a parte). In questo aveva anche l’aiuto della mamma.

Nelle varie feste (particolarmente i “Veglioni” che si tenevano al Teatro Comunale), il babbo partecipava nelle orchestre come suonatore di violino ed in casa, con le figlie più grandi, suonava le nuove partiture mentre loro si divertivano ad impararle cantando. Suonò anche come primo violino con il Maestro Secondo CASADEI, l’autore di “Romagna mia”.

In quel periodo, pensò anche di applicarsi negli studi per ottenere il diploma di “Terza Avviamento”, e lo fece contemporaneamente a sua figlia maggiore, Viviella.

Dal punto di vista politico, a Cervia c’erano due fazioni: i Socialisti e i Repubblicani. Il babbo era repubblicano (nella foto del fidanzamento con la mamma porta sul bavero della giacca il distintivo dei repubblicani).

Dopo l’avvento del fascismo, molti giovani si lasciarono coinvolgere da questo movimento e anche il mio babbo aderì al fascio.

Partecipò come volontario alla campagna in Africa Orientale 1935-1936-1937 con il LXXXI Battaglione “Alberico da Barbiano” RAVENNA , nel 6° Gruppo Battaglioni D’Assalto CC.NN. d’ERITREA (che venne costituito il 4 aprile 1935).

Lo sbarco avvenne a Massaua il 18 luglio 1935, questa campagna terminò il 4 ottobre del 1936: con lui c’erano anche i cognati BATTISTINI AURELIO, detto Vion e BATTISTINI Marsilio Antonio detto Tugnin, che fungeva anche da barbiere (si tratta di quel Tugnin che nel 1925 sparò al segretario del fascio Spinelli che minacciava di morte suo babbo Giovanni).

Rimasero in Africa fino al 1937. Questo significava anche un aiuto economico che, con la famiglia numerosa, risultava quanto mai propizio: la mamma intanto gestiva da sola la portineria e il riscaldamento all’Ospedale, dove la famiglia abitava in uno spazioso appartamento al piano terreno, che dava sul giardino interno dell’ospedale stesso.

Nel 1938/1939 il babbo si trova in Italia: Giovanna viene operata di appendicite mentre Fiorella, che ha dai 3 ai 4 anni, dato il lungo periodo di lontananza dal padre, non lo riconosce…

Il 14.01.1940 nasce GIORGIO : purtroppo la sua brevissima esistenza finirà il 13 gennaio 1941, sembra a causa di una meningite. Il babbo ne ricordava la vivacità: in particolare si divertiva ad aprire e chiudere la radio, girandone la manopola.
Se Viviella scrive al babbo nell’aprile 1940 (e spera che egli stia bene ed abbia passato le feste pasquali nel miglior modo) dove ERA IL BABBO nell’aprile 1940? Tornera’ solo a gennaio 1941 per il piccolo Giorgio. Allora è qui che andò nuovamente in Africa ed evitò la grande disfatta di dicembre 1940-gennaio 1941, perché era già partito x l’Italia x Giorgio…? Sembra proprio così: il suo Btg LXXXI RAVENNA era nella 3.a DIV. 21 APRILE che nel 1940 andò in Libia: qui la Divisione venne sciolta (dopo maggio) per rinforzare le altre tre Divisioni (la 1a, la 2a e la 4° CC.NN) che vennero distrutte quasi completamente dagli inglesi nell’Operazione Compass. E questo concorderebbe col fatto della disastrosa sconfitta per le CC.NN che fece pensare al peggio, invece il babbo a gennaio sarebbe stato già sulla via del ritorno per l’aggravarsi di Giorgio…)Le lettere di Viviella e Laura ci possono aiutare a ricostruire gli spostamenti di mio babbo col suo Battaglione LXXXI che, dopo l’Africa, nel 1941 verrà ricostituito come difesa costiera.




matrimonio Belletti Luigi con Gasperoni Virginia 22-12-1871 a Cesenatico
luigi


dal censimento si legge che Grassi Santa viene definita "convivente"e le figlie "figlie naturali"
censimento

Belletti Paolo Federico battesimo n.27-1-1867
a Villalta Cesenatico
paolo


Belletti Antonio battesimo 15-12-1900 a Cervia
antonio

matrimonio Belletti Antonio con Battistini Paolina 6-1-1923 a Cervia
antonio


Belletti Filomena battesimo n.17-5-1905 a Cervia
filomena
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  © Fioz